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Dal Salento alla Costa dei Saraceni: mare e antiche civiltà lungo il golfo di Taranto

Su due ruote disegniamo la curva del golfo di Taranto, lungo la costa ionica, dal sole di Ugento e Gallipoli, in Salento, vicinissimi alla punta del tacco dello Stivale, fino in Calabria, a Isola di Capo Rizzuto, passando per la costa lucana, per la Costa degli Achei, fino alla Costa dei Saraceni con due soli compagni, oltre alla nostra moto: il mare e i panorami mozzafiato.
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immagine della tappa a Ugento

Immagine di Ugento

Il nostro itinerario parte dalla bella Ugento, riconosciuta dalla Regione Puglia nel 2008 “città d’arte e località ad economia turistica” per le sue tante ricchezze culturali. Passeggiamo per le strade, in cui si respira il profumo di salsedine del vicino mare: qui siamo in uno dei punti più estremi dell’Italia. Affascinante la visita al Nuovo Museo Archeologico che racconta la lunga storia di questo borgo marinaro d’epoca messapica.

immagine della tappa b Gallipoli

Immagine di Gallipoli

Proseguiamo per 20 km lungo la costa ionica verso nord ovest in direzione Gallipoli, meta vacanziera del Salento per eccellenza.  Splendida città greca affacciata sul mare, dal porto alle piccole strade che si snodano tra parte moderna e l’antico borgo, è uno scrigno di storia e di tesori. Dalla Fontana Greca (un abbeveratoio del ‘500), risaliamo lungo il seicentesco ponte ad archi che dà accesso alla città vecchia, concentrata su una piccola isola. Addentrandoci nel cuore del centro storico, su via della Pace, visitiamo il suggestivo Frantoio oleario di Palazzo Granafei per poi proseguire su via Duomo fino alla Cattedrale di Sant’Agata (XVII sec). Capolavoro del barocco, fu costruita su una preesistente chiesa romanica in quella che è da sempre un’area sacra, sul punto più alto dell’isola.

immagine della tappa c Taranto

Immagine di Taranto

Dopo la lunga visita a Gallipoli ci dedichiamo un po’ alla nostra moto che per parecchi km, quasi 100, non lasceremo. Fino a Taranto, ci godiamo il viaggio lungo il lato pugliese della costa ionica, iniziando a percorrere un quarto del semicerchio del golfo. Imbocchiamo la SP112, poi proseguiamo sulla SP359 seguendo le indicazioni per Avetrana. 12 km lungo la costa e poi alla rotonda prendiamo la SP 141 a sinistra, in direzione Torricella. Superiamo anche Pulsano e raggiungiamo Taranto. La conformazione è molto simile a quella di Gallipoli: anche il suo centro storico è su una piccola isola distaccata. Dalla terraferma, superato il bel Corso Due Mari, il principale della città, da cui si gode di una vista privilegiata sul Castello Aragonese, attraversiamo il ponte girevole per raggiungere l’isolotto. Al termine di via Duomo ammiriamo rapiti i resti del Tempio Dorico (o di Poseidone), l’edificio di culto più antico di tutta la Magna Grecia.

immagine della tappa d Matera

Immagine di Matera

Prima di sconfinare in terra calabrese, la panoramica E90 costeggiando il mare ci porta a Policoro, in provincia di Matera, un piccolo gioiello di origine greca affacciato sul blu intenso del mare della costa lucana. Nelle vicinanze sorgono le rovine della città di Eraclea, tra cui spiccano i resti delle fondamenta del tempio di Atena, il tempio di Demetra e l’acropoli, il nucleo maggiormente conservato, in cui sono visibili case, assi viari e le necropoli. Possiamo ammirare gli altri reperti in città, presso il Museo Nazionale della Siritide.

immagine della tappa e Trebisacce

Immagine di Trebisacce

Da Policoro imbocchiamo la SS106 che disegna perfettamente la linea costiera e dopo 45 km facciamo il nostro ingresso in quella che è la prima località della Costa degli Achei: Trebisacce. Siamo in Calabria, nella provincia di Cosenza, e di fronte, dall’atro lato del golfo, possiamo salutare la Puglia e le prime tappe del nostro affascinante percorso. Città di origine greca, come ci dice il suo nome, Trebisacce deriva dalla parola trapezakion, e fu fondata su un territorio abitato fin dall’età del ferro. Passeggiamo per l’antico borgo, posto su un pianoro rispetto alla parte più moderna affacciata sul mare, alla scoperta di luoghi ricchi di fascino – come la Chiesa di San Nicola di Mira, costruita nell’XI secolo durante il dominio bizantino - e di scorci mozzafiato sul paesaggio circostante.

immagine della tappa f Villapiana

Immagine di Villapiana

Pochi km più avanti lungo la SP253 incontriamo Villapiana Lido, la parte marina di Villapiana, posta un po’ più nell’entroterra. Nota ai tempi della Magna Grecia con il nome di Leutemia, nel IX secolo fu completamente rasa al suolo dai saraceni. Accediamo al suo centro storico attraverso la Porta dei Santi, scoprendo un piccolo mondo in cui si nota ancora l’antico assetto feudale, con il castello e i palazzi nobiliari. Qui visitiamo la medioevale Chiesa di Santa Maria del Piano, prima di muoverci nuovamente verso il lungomare per risalire in sella alla volta della prossima meta.

immagine della tappa g Cassano allo Ionio

Immagine di Cassano allo Ionio

Seguiamo il litorale lungo la SS106 fino a quella che è una delle perle di Calabria: Marina di Sibari, località del comune di Cassano allo Ionio, ubicato qualche km più internamente. Ci soffermiamo qualche minuto sulla spiaggia circondati da un paesaggio che, soprattutto fuori stagione, ci regala un silenzio e un incanto inaspettati, cullando i nostri pensieri con il solo rumore del mare.

immagine della tappa h Corigliano Calabro

Immagine di Corigliano Calabro

Proseguiamo verso sud sempre sulla SS106 con la brezza marina che ci accarezza il volto e con gli occhi non ancora colmi del blu intenso del mare di una primavera ormai incalzante. Raggiungiamo Corigliano Calabro, quello che fu il nucleo originario nel 700 a.C. dell’antica Città di Sybari. Qui tutto oggi ci parla della dominazione normanna di cui il simbolo è il Castello. Visitiamo anche quello che è l’altro monumento più importante: la Chiesa di San Francesco da Paola, dedicata al Santo Patrono della città celebrato con una grande festa tutti gli anni dal 23 al 25 aprile.

immagine della tappa i Rossano

Immagine di Rossano

Saliamo nuovamente in sella e torniamo sulla SS106 per proseguire fino a Rossano, altra località principe di questo territorio “baciato dagli dei”. Siamo in quella che fu la terra degli Enotri, popolo dell’Italia preromana conosciuti come i più antichi (XV sec. a. C.) colonizzatori provenienti dalla Grecia. Girando per il borgo visitiamo l’interessante Museo Diocesano, all’interno della Cattedrale della Santissima Achiropita, anch’essa custode di tesori di ogni epoca. Dirigendoci verso il mare di Rossano, in località Lido Sant’Angelo la tardomedievale Fortezza di Rossano ci ricorda l’antica funzione di città-fortezza di questo centro in provincia di Cosenza.

immagine della tappa j Cariati

Immagine di Cariati

Ancora pochi km sulla SS106 e ci troviamo davanti alle antiche mura medievali che cingono il piccolo borgo di Cariati. Culla delle genti brettie che la popolarono tra il IV e il III secolo a.C: fu poi colonia romana e bizantina fino all’arrivo degli Aragonesi. Qui visitiamo la Cattedrale di San Michele, costruita nel V secolo d. C.. Dopo una passeggiata al grazioso porticciolo turistico, cuore marinaro di quello che è ancora un borgo di pescatori, torniamo in moto per le ultime tappe dell’itinerario.

immagine della tappa k Cirò Marina

Immagine di Cirò Marina

Con la prossima tappa entriamo nella provincia di Crotone e raggiungiamo il tratto costiero ionico conosciuto come Costa dei Saraceni. Passeggiamo sulla spiaggia di Cirò Marina, riempiendoci gli occhi con quello che è uno dei panorami più belli della nostra Penisola.  Anche questa costa era abitata fin da tempi antichissimi, così come ci raccontano i resti del Tempio di Apollo Aleo del V secolo a.C. . Partiamo perché ci attende Crotone, il capoluogo di provincia, altra città di mare, perla del Mediterraneo ricca di storia e di cultura

immagine della tappa l Crotone

Immagine di Crotone

Giunti in città ci dirigiamo a sud per raggiungere quello che è il punto più panoramico, il promontorio di Capo Colonna: da qui, nel panorama che ci si apre davanti possiamo leggere una storia di secoli ammirando con un colpo d’occhio i luoghi in cui gli Achei prima e i Saraceni poi, si fermarono sedotti da questi incredibili luoghi. Per “chiudere il cerchio” ci dirigiamo al Parco Archeologico di Capo Colonna in cui sono custoditi i resti dell’antica colonia greca da cui nacque Crotone.

immagine della tappa m Isola di Capo Rizzuto

Immagine di Isola di Capo Rizzuto

Raggiungiamo, percorrendo l’ultimo tratto di SS106, la tappa finale di questo percorso “magico” che ci ha condotto fino all’estremità opposta del semicerchio del golfo di Taranto. Salutiamo queste terre di conquiste godendoci il panorama unico che ci regala Isola di Capo Rizzuto dal suo Castello Aragonese, per poi scendere fin su quella spiaggia che vide genti lontane conquistare le nostre bellissime coste.

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